antinfortunistiche sono una di quelle più importanti. Si tratta a tutti gli effetti di un Dispositivo di Sicurezza Individuale (DPI), divenuto obbligatorio per legge in Italia nel 1994, occorre quindi che faccia parte della dotazione di diverse categorie di lavoratori, senza eccezioni o discrezionalità. Ogni professione e ambiente di lavoro richiede uno specifico tipo di calzatura antinfortunistica, quindi la scelta delle calzature da lavoro deve essere valutata in base alle proprie mansioni ed ai tipi di rischi in cui si può incorrere. L’obiettivo di questa guida tecnica è quello di fare chiarezza su tutte le sigle e norme relative alle calzature di sicurezza, così da avere un quadro di riferimento per scegliere le scarpe antinfortunistiche più adatte al proprio lavoro.
Il quadro normativo sulle calzature di sicurezza
Quando si valuta l’acquisto di un paio di scarpe antinfortunistiche, occorre tenere in considerazione che comfort e protezione sono due elementi inscindibili. D’altronde una calzatura di sicurezza deve essere indossata per tante ore al giorno e non può risultare scomoda o rendere più difficili i movimenti.
I requisiti e gli standard di sicurezza relativi alle calzature antinfortunistiche sono delineati dalle norme EN20345, EN20346 e EN20347. Questi standard di sicurezza sono correlati alle diverse tipologie di rischi specifici derivanti dal lavoro svolto, pertanto le calzature antinfortunistiche sono obbligate a rispettarli.